Antichissimo monastero di eremiti, si trova nel bosco di Adriano, un bosco considerato da sempre il rifugio di tutto il brigantaggio anche dei paesi limitrofi, a causa della difficoltà nel riuscire a raggiungerlo e ad espugnarlo, nel corso dei secoli è stato teatro di operazioni militari, da quelle dei Romani a quelle dei Normanni, dal conte Ruggero a Guglielmo il Malo e a Federico II.
Nell’anno 1157 l’abate di S. Giovanni degli Eremiti di Palermo, aveva chiesto al re normanno Guglielmo il Malo un posto deserto per condurre una vita contemplativa insieme ai suoi fratelli Martini e Mauro, il re gli donò il Santuario mettendolo alle dipendenze della sua curia. In quel luogo l’abate sosteneva di aver avuto la visione della Vergine, mentre inseguiva un cinghiale. Ancora oggi si possono ammirare dei preziosi dipinti e delle colonne attaccate alle pareti rimaste in piedi. Il santuario attualmente è in un completo stato di abbandono.