La chiesa Maria SS. Assunta, di rito greco-bizantino, è stata costruita a partire dall’anno 1532 ed ampliata nel 1770, perdendo però la sua originaria forma a croce greca. La chiesa rappresenta il Pantheon della comunità albanese di Palazzo Adriano, in quanto in essa trovano ubicazione le tombe di suoi figli illustri e le prime lapidi esistenti in lingua albanese, di grande valore storico e culturale. Essa si presenta con la classica disposizione a tre navate decorate con stucchi dorati.
Nella chiesa, che è la più ampia dell’Eparchia di Lungro e di Piana degli Albanesi, si ammirano dieci grandi dipinti su tela, eseguiti tra il 1835 e il 1869 da Patania, Di Giovanni, Carta e Bagnasco, che raffigurano S. Marco Evangelista, S. Atanasio, S. Giovanni Crisostomo, S. Nicola, S. Antonio Abate e le Anime Sante del Purgatorio. Nell’abside si trova il maestoso dipinto raffigurante Maria SS. Assunta, eseguito da Carlo Marsigli nel 1766. Nella navata centrale dominano dei grandi dipinti raffiguranti il Pantocrator, la Platitera, i Santi Nicola e Basilio, l’Incoronazione della Vergine, il ciclo mariano e i Profeti eseguiti dall’iconografo albanese Iosif Droboniku. Il prospetto principale si mostra in tufo scolpito, e presenta un’ampia scala a forma semicircolare, con due falde di gradini in conci di tufo, che permettevano al re Ferdinando IV Borbone di arrivare a cavallo fino all’ingresso della chiesa. Nel prospetto laterale sono presenti due orologi solari del 1793. Il campanile ospita una maestosa campana, la terza per grandezza in Sicilia. La chiesa possiede artistici paramenti e pregevoli suppellettili sacre.